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Violenza, in Toscana dieci donne al giorno si rivolgono ai Centri, ogni anno dieci femminicidi

In Toscana ogni giorno dieci donne si rivolgono per la prima volta a un Centro antiviolenza. In dieci anni, sono raddoppiate: erano 1.761 nel 2009/10, sono state 3.539 nel 2018/19. La forma di violenza più diffusa è quella psicologica. E comunque in 12 anni (2006-2018) sono stati 113 i femminicidi. Ma cresce anche il numero degli uomini che si rivolgono a uno dei sei Centri per uomini autori di violenze: nell’ultimo anno sono quasi raddoppiati.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’undicesimo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato, come ogni anno, a cura dell’Osservatorio sociale regionale, e presentato stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ai lavori della mattinata hanno preso parte la vicepresidente con delega alle pari opportunità Monica Barni, e l’assessora al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi. La giornata è stata anche l’occasione per fare il punto su dieci anni di Codice Rosa, con la responsabile della Rete regionale Codice Rosa Vittoria Doretti. Il Rapporto è stato presentato da Silvia Brunori (Regione Toscana), assieme a Daniela Bagattini (ricercatrice). E’ intervenuta anche la Prefetta di Firenze Laura Lega.

I femminicidi

In Toscana, dal 2006 al 2018 si contano 113 femminicidi, prima causa di omicidio di donna. Il femminicidio non ha una sola vittima: è un atto che distrugge anche la vita della sua famiglia, in particolare dei bambini e delle bambine che rimangono orfani di madre. Dal 2006 al 2018 si contano 40 cosiddetti “orfani speciali”, 16 dei quali con madri di origine straniera e quindi, presumibilmente, con una minore rete familiare di sostegno.

I Centri antiviolenza

I Centri antiviolenza svolgono attività di accoglienza, orientamento, assistenza psicologica e legale alle donne vittime di violenza, e ai/lle loro figli/e vittime di violenza assistita, indipendentemente dal luogo di residenza. I Centri antiviolenza della Toscana sono 24, tutti in possesso dei requisiti richiesti dall’Intesa Stato-Regioni del 2014, con 99 sportelli territoriali.

I dati degli ultimi mesi mettono in evidenza la crescita del numero di donne che si sono rivolte per la prima volta a un Centro antiviolenza della Toscana, confermando del resto una tendenza ormai stabile negli ultimi anni: dalle 1.761 donne del primo anno di rilevazione (2009-2010), alle 3.539 del 2018/19, con una crescita costante. In Toscana ogni giorno dieci donne si rivolgono per la prima volta a un Centro antiviolenza.

Due donne su tre accedono ai Centri in maniera diretta; per il resto, a segnalare le donne ai CAV sono stati i Servizi sociali (22%), le Forze dell’Ordine (14,7%), seguiti da Codice Rosa (8,1%) e Consultori (1,4%). Come nei periodi precedenti, anche nel 2018/19 a iniziare un percorso di uscita dalla violenza sono soprattutto donne dai 30 ai 50 anni, con una maggior frequenza delle più giovani tra le donne straniere, che continuano a rappresentare meno del 30% del totale.

L’instabilità economica è un elemento altamente frenante per decidere di uscire da una relazione violenta, a prescindere dal livello culturale o dal benessere del nucleo familiare: discriminante è la possibilità di contare su una propria autonomia economica. Circa il 45% di donne italiane e oltre il 65% di quelle straniere non può contare su un’occupazione stabile.

La forma di violenza più diffusa è quella psicologica, sempre presente anche in caso di violenza fisica. Rispetto alla scorsa rilevazione diminuiscono, seppur di poco, le donne straniere che si rivolgono ai Centri denunciando una violenza fisica, mentre aumentano quelle che riferiscono violenze psicologiche ed economiche. Un dato che può essere letto come tendenza a riconoscere prima situazioni di violenza prima che possano esplodere in violenza fisica.

A fare violenza nei confronti delle donne che si rivolgono ai Centri sono soprattutto i partner, seguiti dagli ex partner.

La violenza domestica coinvolge tutto il nucleo familiare. Il 57% delle donne che si è rivolta ai Centri negli ultimi 12 mesi ha almeno un figlio o una figlia. In questo caso si parla di violenza assistita.

Nel 2018/19, le donne che si sono rivolte ai Centri e hanno dichiarato di aver sporto denuncia sono state il 29,4% del totale.

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