28 Marzo 2024, giovedì
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Viaggio alla scoperta di Aulla e delle sue tradizioni

Nella mattinata di questa domenica 16 aprile, splende un sole quasi primaverile, la giornata perfetta durante la quale i cittadini del comprensorio e non solo hanno potuto godere di una visita guidata ad alcuni luoghi salienti del territorio aullese.

Ciò è stato reso possibile dalla cooperazione tra il Comune di Aulla, Sigeric – Servizi per il Turismo, “Sentieri Liguri Apuani”, la Pro Loco “La Quercia d’Oro”, Pro Loco “Caprigliola”, Pro Loco “Vivi Amo Albiano”, e Premio “Nicola Lo Gatto” che hanno dato vita all’evento “Scopri Aulla”. La visita guidata ha avuto inizio dall’Abbazia di San Caprasio, costruita dal fondatore di Aulla, il marchese Adalberto I di Toscana nell’884 d.C. e successivamente consacrata al monaco eremita provenzale Caprasio, poi santificato.

Le reliquie del monaco sono tuttora conservate all’interno dell’abbazia in un sarcofago in stucco, l’unico rinvenuto integro in tutto il mondo. L’abbazia, di stile barocco, a tre navate, ospita anche una fonte battesimale ad immersione, sorta dopo la trasformazione in Pieve e dei sepolcri a pavimento. Nella sacrestia è allestito un museo con gli scavi archeologici, esempi degli abiti dei monaci e dei pellegrini, reperti archeologici di varia natura e di marmi pregiati. È presente anche una sala capitolina, detta così perché si leggevano le regole della vita monastica.

Tra i cimeli è presente un teschio, forato a livello della nuca, dunque vittima di morte violenta, presumibilmente appartenuto all’Abate Malaspina, anche se questa associazione non è stata ancora appurata. In un’altra sala più piccola sono presenti delle foto ritraenti la distruzione di Aulla durante la II guerra mondiale e durante l’alluvione del 2011, oltre ad una bomba inesplosa e ormai disinnescata, rinvenuta durante gli scavi dell’abside nel 2003. La visita prosegue sulla cima della Brunella, dalla quale prende il nome l’omonima fortezza rinascimentale, chiamata così anche per via del colore della pietra vulcanica con cui è stata edificata.

All’ingresso, ad accogliere i visitatori è presente un rinfresco della Pro Loco, con degustazione della caratteristica torta “Ricciolina”, dolce tipico aullese. Della fortezza si hanno le prime notizie intorno all’anno 1553 e sull’autore della sua commissione si ipotizzano tre personaggi storici: Giovanni de’ Medici dalle Bande Nere, Jacopo Ambrogio Malaspina o Adamo Centurione, ricco commerciante genovese che acquistò il feudo di Aulla nel 1543. Successivamente venne ceduta a privati nel 1860 e nel 1920 fu venduta a due coniugi inglesi: la giornalista e scrittrice Lina Duff Gordon e il pittore Aubrey Waterfield, i quali apportarono modifiche alla struttura. La fortezza si presenta molto robusta, totalmente chiusa in origine, circondata da un fossato e con quattro torri. All’interno è allestito il Museo di Storia Naturale della Lunigiana. I coniugi Waterfield aprirono delle porte nella facciata di Sud-Est e crearono un giardino pensile sul tetto, poi rimosso dopo l’acquisizione del forte da parte dei Beni Culturali nel 1977.

La visita prosegue ancora con un pranzo a base di focaccette la visita alla frazione di Quercia e al suo centro storico. Questa è il primo degli eventi che si protrarranno nel corso dei mesi successivi. 


Errata Corrige:

La manifestazione  indicata rientra nel bando del Premio Lo Gatto  indetto da  Unpli regionale ed è stata organizzata esclusivamente dalle Pro Loco Città di Aulla e Pro Loco Quercia d’oro con il patrocinio del Comune di Aulla e le visite al Museo e alla Fortezza sono state programmate con l ausilio delle guide esperte dellaSigeric.

Nel manifesto poi sono riportate altri appuntamenti e questi sono realizzati con l ausilio di tutte le associazioni indicate. 

(Grazie a Marco Profili, Presidente Pro Loco Città di Aulla per le correzioni)

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