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Stupro a Marina di Carrara, fermato il presunto responsabile

Proseguono a ritmo serrato le indagini dei Carabinieri per ricostruire la violenta aggressione avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, ai danni di una turista 24enne proveniente da Berlino che è stata vittima di uno stupro da uno sconosciuto a due passi dalla spiaggia. I militari dell’Arma, che hanno proceduto d’iniziativa al fermo di un giovane nordafricano fortemente indiziato di essere l’autore della violenza sessuale, sono ancora all’opera per catalogare ogni indizio utile a risolvere il caso.

La delicatissima indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Carrara guidati dal Maggiore Cristiano Marella e dal Tenente Walter Calandri, è iniziata domenica notte, quando una guardia giurata ha telefonato al 112 per segnalare che in prossimità di Piazza Paradiso, a pochi metri dalla spiaggia, era stato fermato da una 24enne straniera visibilmente sotto choc, che gli aveva chiesto aiuto raccontando di essere stata vittima di uno stupro da parte di uno sconosciuto. A quel punto è scattata la chiamata ai Carabinieri, che appena arrivati sul posto hanno preso atto della gravità dell’accaduto e affidato la ragazza alle cure dei sanitari del 118. Portata in Pronto Soccorso a Massa, i medici hanno refertato l’esistenza di segni di violenza.

Appena dimessa dall’ospedale, la turista è stata portata in Caserma, dove è stato necessario utilizzare un interprete per farsi spiegare come erano andate le cose la notte precedente. La giovane ha raccontato di essere uscita dal casello autostradale di Carrara circa alle ore 21:30 di domenica, per fare una breve sosta in prossimità della spiaggia, prima di proseguire il viaggio con la propria auto verso la Provincia di Siena, dove aveva appuntamento con una comitiva di amici. 

Dopo un bagno al mare, la 24enne si era fermata in una piazzetta a ridosso della spiaggia per cenare al sacco. È stato in quel frangente che si è avvicinato alla ragazza uno sconosciuto, da lei descritto come un extracomunitario più o meno della sua età, che le era sembrato originario del Nord Africa, il quale inizialmente le aveva chiesto di accendere una sigaretta e poi si era intrattenuto con lei per scambiare qualche parola, utilizzando un traduttore telefonico. Durante la conversazione, quel giovane aveva anche raccontato di essere arrivato a Marina di Carrara da qualche giorno e di aver trovato lavoro in una pizzeria poco distante dalla spiaggia. 

Quella conoscenza si è trasformata in un incubo nel momento in cui il giovane di punto in bianco ha tentato delle avances, ma al netto rifiuto della ragazza straniera, ha perso la testa e le è saltato addosso, trascinandola dietro il muretto che delimita l’arenile del lungomare, dove l’ha costretta allo stupro impedendole qualsiasi reazione. 

Prendendo spunto dal racconto della vittima, che ha effettuato una faticosa quanto dolorosa ricostruzione dell’accaduto fornendo anche una sommaria descrizione dello stupratore, i militari dell’Arma hanno concentrato le indagini nei luoghi di ritrovo abituali di extracomunitari che vivono o lavorano in prossimità della spiaggia dove è avvenuta la violenza, passando al setaccio anche alcune case abbandonate che possono diventare luogo di ritrovo di malintenzionati senza fissa dimora, oppure di sbandati e stranieri irregolari.

Durante l’imponente caccia all’uomo che ha mobilitato diverse pattuglie dell’Arma nelle ore successive allo stupro, i Carabinieri hanno identificato e portato in Caserma per accertamenti decine di stranieri aventi caratteristiche simili a quelle descritte dalla vittima. Alla fine, è stato individuato un giovane fortemente indiziato di essere l’autore della violenza sessuale, che al momento è in stato di fermo, a disposizione del Pubblico Ministero Roberta Moramarco della Procura della Repubblica di Massa. Si tratta di un giovane originario del Nord Africa, quasi coetaneo della vittima, in Italia con un regolare permesso di soggiorno per lavoro. 

Le indagini dei Carabinieri di Carrara, però, stanno proseguendo senza sosta per assicurare tutte le fonti di prova necessarie a ricostruire la dinamica della vicenda e soprattutto mettere in fila tutti i tasselli necessari a chiudere definitivamente il cerchio intorno al responsabile.  L’udienza di convalida del fermo si svolgerà nei prossimi giorni davanti al GIP del Tribunale di Massa. 

Redazione
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