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Sarzana: tutto pronto per il reading “Natale green” con Sanguinetti, Beretta e i canti di Pellegri

Si terrà lunedì 26 dicembre dalle ore 18.30, presso l’Oratorio Santa Croce di Sarzana, all’interno del cartellone degli eventi del comune di Sarzana, “Natale green”, il nuovo reading teatrale del maestro Giovanni Berretta con Alice Sanguinetti e i canti dell’Accademia “La voce” della maestra Silvia Pellegri.
L’appuntamento a ingresso libero è strutturato come una lettura che racconta della passione di Cristo attraverso le voci di Alice e Giovanni, che saranno accompagnati dai canti durante l’arco di tutta la lettura; “Lettura che prende vita – spiegano Sanguinetti e Barretta – attraverso le parole della Bibbia, che cerca con cura cosa dire,
quali passaggi pronunciare e quale  metodo utilizzare per raccontarli. Una lettura che vive lentamente, come se volesse incorniciare ogni pensiero letto, ogni singola parola. Una lettura che onora un giorno
di festa e si avvicina gentilmente ad un pubblico”. L’oratorio in tutto il suo splendore donerà un’atmosfera magica come sempre ha fatto vivere.


“Più volte – aggiungono infatti gli attori – l’Oratorio di Santa Croce è stato casa per Ordinesparso, grazie ad Opera festival ed a Fiammetta Gemmi,  che in questi anni ci ha dato la possibilità di crearvi arte, ed infine a don Franco Pagano che è sempre ospitale”. L’Oratoio Santa Croce è un bene monumentale della città, di grande pregio storico e artistico. Parallelo alla centrale via Mazzini, che collega l’abside della pieve di Sant’Andrea a quello della Cattedrale di Santa Maria Assunta, l’edificio a pianta rettangolare è orientato da levante a ponente e disposto con l’asse maggiore parallelo alla via, su cui si affaccia con uno dei lati maggiori: in essa si aprono anche la porta principale e quella della sacrestia. Questo particolare orientamento non è riscontrabile in nessun altro edificio religioso della città, se si esclude la chiesa conventuale di San Francesco, eretta fuori dalle mura tra la fine del XIII ed i primi decenni del XIV secolo. È possibile quindi che anche l’Oratorio sia sorto su una struttura più antica, forse medievale, simile a quella di edifici religiosi “ad aula” eretti in Liguria dagli ordini religiosi mendicanti. Le notizie storiche, al presente, risalgono al XVI secolo.

Il maestro Giovanni Berretta e la giovane attrice Alice Sanguinetti sono protagonisti insieme e con altri artisti in questi giorni della rassegna teatrale “Esseri. Illuminati dalla luna”, reduci fra le altre cose in estate della menzione come “miglior regia” al concorso “Lo strappo nel cielo” di Vibo Valentina con lo spettacolo “Giorno verrà”.
Oltre a essere saliti recentemente sul palco degli Impavidi insieme per la rassegna “Nin. Nuove NIN | nuove interpretazioni, a Lucca per la rassegna “La casa del boia”, al “Contamina” di Piombino ed ad “Un estate d’istanti di Castellammare del golfo (TP).
Fra le opere realizzate insieme dalla coppia Sanguinetti-Berretta si ricordano soprattutto proprio “Giorno verrà” e “Antigone”. Con “Antigone”, per esempio, Berretta e Sanguinetti si ponevano una nuova sfida: creare uno spettacolo in una settimana. Lo spettacolo ha portato alla luce il personaggio stesso di Antigone, un mix fra Sofocle e la contemporaneità, utilizzando anche il libro “Fuochi”, Yourcenar, dove parla proprio il mito Antigone. “Antigone”, della durata di 40 minuti, è uno strappo di vita che Berretta e Sanguinetti hanno portato in scena per lavorare su nuovi e vecchi temi; dopo la sfida di Calcata, “Semi”, lo spettacolo fatto in tre giorni in Calcata Vecchia, città degli artisti per antonomasia, “Antigone” racconta le varie fasi della luce, le forme della luce, dalla più leggera alla più forte, e per cui lo spazio dove si è fatto lo spettacolo è diventato mutevole, trasformato più volte. La regia, come i testi, è condivisa fra Sanguinetti e Berretta, rispondendo alla domanda importante: serve
l’incontro, la voglia di dire? Antigone è un personaggio molto importante per la Storia e adesso, attraverso Edipo, è necessario per accettare la morte e la vita, certamente in primis attraverso la morte
di Edipo. Il pendolo del mondo è il cuore di Antigone. Antigone è un personaggio libertario e che fa riflettere proprio come Gesù.

Nunzio Festa
Nunzio Festa
Autore, collaboratore di Eco della Lunigiana per la zona di Sarzana e La Spezia
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