“È ancora emergenza in molti servizi sanitari in Lunigiana e l’Azienda sembra continuare a fregarsene sia dei problemi specifici sia delle molte questioni aperte”. Lo sostengono a gran voce Filippo Bellesi e Jacopo Ferri, sindaci rispettivamente di Villafranca Lunigiana e Pontremoli.
“Chiediamo da tempo un confronto su molti temi alla Direttrice Generale senza però riuscire ad averlo, anche per responsabilità della Presidenza della Società della Salute che continua ad evitare di consentire che siano affrontati nell’opportuna sede: quella assembleare”.
In una nota inviata alla stampa i due sindaci evidenziano come “Le ultime negative novità riguardano le urgenze radiologiche e l’ortopedia”.
“Quanto alle prime – sostengono Bellesi e Ferri -, è di questi giorni l’entrata in operatività della modalità di gestione che Asl utilizzerà per i piccoli ospedali. In sintesi, si tratta di un sistema di copertura delle urgenze che non prevede più la presenza del medico, ma consulti a distanza e solo eventuali trasferimenti dei pazienti. Tutto questo preoccupa molto la popolazione ed immaginiamo anche gli operatori sanitari, perché il sistema porterà con sé problemi di procedure, tempistiche e disagi enormi, se non danni conseguenti”.
“Ovviamente, ciò solo per i cittadini della Lunigiana (così come per quelli di altri piccoli ospedali toscani) i quali essendosi macchiati della grave colpa di vivere in luoghi meno abitati e più montani, come al solito nelle logiche della nostra Asl contano meno e costano troppo! Se in radiologia ci depotenziano, non si può dire che i problemi in ortopedia siano risolti. Da dicembre infatti (lo abbiamo già detto più volte) a Pontremoli operano solo 2 medici perché i ’supporti’ massesi non si sono più visti !”
“Intanto, per la cronaca, l’ambulanza in più a supporto del 118 di Aulla che l’Asl vorrebbe sopprimere direttamente o non coprendo la reperibilità medica è proprio quella che è intervenuta a Zeri qualche settimana fa nella difficile situazione dell’Autobus uscito fuori strada”.
“Ci si augura e si chiede nuovamente che i propositi di taglio al 118 di Aulla siano definitivamente archiviati e che le criticità evidenziate nei servizi radiologici ed in ortopedia trovino soluzioni logiche ed auspicate da tutti (tranne che dai dirigenti Asl): maggiori presenze in organico di medici ed operatori, per coprire correttamente e completamente i servizi necessari”.