domenica 22 Dicembre 2024

Pontremoli, Sordi: "situazione delicata, la città richiede attenzione"

“La delicata situazione epidemiologica che sta vivendo la nostra città merita di essere affrontata con estrema attenzione e con molta chiarezza e trasparenza di fronte ai cittadini.
Prima questione: la situazione delle scuole”. A dirlo sono i Consiglieri Comunali all’opposizione.
“Fin dal fine settimana 30-31 gennaio era chiaro che nelle scuole infanzia/primaria l’evoluzione stava assumendo caratteri di possibile criticità. Per questo, sia il giorno 1 febbraio che il 2 febbraio abbiamo chiesto, prima telefonicamente e poi ufficialmente, al Sindaco di intervenire, chiudendo le scuole con il potere di ordinanza per tutela della salute pubblica. Solo mercoledì, dopo due giorni di rimpalli di responsabilità e di scuse, è arrivata un’ordinanza assurda, che chiudeva le scuole per mancanza di personale, assolutamente non adeguata da parte del Sindaco, che in quel frangente ha ragionato da dirigente scolastico anziché da massima autorità sanitaria. I dati degli ultimi giorni dimostrano che le scuole andavano chiuse subito”.
“Secondo punto: i tamponi antigenici organizzati dal Comune.
Come era già stato rilevato, sia da noi che dai Medici di Medicina Generale, la principale criticità riguardava la selezione delle persone che accedevano al tampone. Perché il tampone antigenico rapido non è adeguato per i contatti di un positivo, non è adeguato per testare i conviventi dei positivi, men che meno per le persone in quarantena, che devono fare il tampone molecolare. Le informazioni scorrette circolate hanno creato condizioni di falsa sicurezza, e tamponi antigenici rapidi negativi sono diventati molecolari positivi dopo qualche giorno. Questo sicuramente ha contribuito a non gestire adeguatamente il contagio. Tanto è vero che una curva così veloce non l’abbiamo avuta neanche nella prima ondata della pandemia. E tutto questo viene dimostrato oggi dal fatto che si organizza uno screening antigenico di massa per arginare i contagi, ma gestito da Asl e con prenotazione attraverso il portale regionale”.
“Terzo punto: il piano vaccinale.
È ora di finirla di stravolgere la realtà per il proprio tornaconto. La vaccinazione agli ultraottantenni era fin dal principio organizzata attraverso i Medici di Medicina Generale, quindi in modo capillare sul territorio. Invece, ancora una volta, si è scelto di sbandierare questa come una conquista di alcuni politici locali contro un sistema brutto e cattivo. È ora di dire la verità ai cittadini. I vaccini per la popolazione generale verranno gestiti sul territorio, come stabilito fin dall’inizio. La responsabilità della politica è avere il coraggio di raccontare i fatti e di trovare soluzioni. Non di manipolare la realtà per coprire responsabilità e fingere meriti”.
“Ultimo punto, non per importanza. Ognuno deve fare la propria parte. Che vuol dire che la competenza di una amministrazione, ad esempio, sarebbe quella di controllare gli assembramenti, educare la popolazione a comportamenti corretti, dare informazioni giuste e raccordarsi con le altre istituzioni e i riferimenti Asl per gestire le criticità. Invece, come spesso accade, ci si occupa di altro per “andare avanti”, lasciando però indietro le attività che sono proprie e fondamentali dell’amministrazione. Certo che in tempi pre-elettorali fare funzioni di sorveglianza e controllo risulta antipatico, ed è più piacevole inaugurare marciapiedi, parchi gioco e fare tamponi antigenici rapidi, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
 

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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