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Ospedale Apuane: le nuove sfide della sanità nel convegno sulla gestione della cronicità respiratoria

Grande platea ed alto livello scientifico al convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Massa all’ospedale Apuane.

L’evento, a cura di Maurizio Moretti, direttore dell’unità operativa di Pneumologia per l’ambito di Massa e Carrara, a cui è stata affidata la segreteria scientifica, è stato organizzato dal Dipartimento delle Specialità Mediche diretto da Roberto Bigazzi ed in particolare dall’Area Patologie Cerebro Cardiovascolari dell’Azienda USL Toscana nord ovest, quest’ultima diretta da Renato Galli, che ha introdotto i lavori.

Il convegno si è articolato in due parti: una sessione clinica che si è sviluppata con le relazioni dei professionisti intervenuti, ed una successiva tavola rotonda.

Nella sessione clinica i relatori hanno esposto le linee di indirizzo all’utilizzo dell’ossigeno e ventiloterapia domiciliare nelle patologie croniche respiratorie tra le quali: la broncopatia cronica ostruttiva, le patologie neutromuscolari rapidamente progressive, la fibrosi cistica.

La relazione sull’utilizzo della telemedicina nel monitoraggio domiciliare del paziente cronico ha posto invece l’attenzione sui presidi che rilevano l’aderenza del paziente all’ossigeno o ventiloterapia prescritta al domicilio o che monitorizzano i principali parametri vitali nel paziente clinicamente “fragile”, domiciliato in aree disagiate.

La prima parte del convegno si è conclusa con un’interessante relazione a più voci che ha analizzato i costi dell’ossigenoterapia e ventiloterapia domiciliare nelle sedi di Lucca e Massa-Carrara.

La seconda parte dell’evento è stata animata da una tavola rotonda con i responsabili medici ed infermieristici delle zone distretto di Lucca e delle Zona Apuana e Lunigiana ed un rappresentate dei medici di medicina generale.

Dalla vivace discussione, a cui ha partecipato anche una platea composta da circa 60 professionisti, è emersa l’importanza di una gestione multidisciplinare ospedale-territorio della cronicità respiratoria, basata sulla condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici specifici per le singole patologie.

E’ inoltre emerso che i distretti sanitari hanno già da molti anni intrapreso un percorso domiciliare della cronicità respiratoria, attivando iniziative volte a migliorare la qualità della vita sia del paziente che del familiare che porta assistenza.

Una popolazione sempre più anziana e con un’aspettativa di vita ogni anno più lunga, presuppone nuove sfide da affrontare per il futuro; la prossima, oramai imminente, sarà l’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia che contribuirà con la sua presenza a migliorare la gestione della cronicità dando supporto professionale ai pazienti, alle famiglie ed alle comunità.

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