Conclusa nella tarda serata di ieri dal personale della squadra mobile di La Spezia – coordinata dal dirigente Lorenzo Mulas e dal suo vice Alessandro Pescara Di Diana – un’operazione finalizzata alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti nelle piazze di spaccio cittadine.
Quattro custodie cautelari in carcere, 1 misura degli arresti domiciliari, 1 obbligo di dimora e 3 obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria sono state eseguite fin dalle prime ore dell’alba di ieri 16 agosto 2021 dagli agenti della squadra mobile della Spezia, con la collaborazione di personale della squadra mobile di Napoli e di operatori della locale squadra volante.
Quattro destinatari delle misure cautelari notificate erano già stati tratti in arresto, in flagranza di reato, per singoli episodi di spaccio registrati nel corso delle indagini.
A partire dallo scorso febbraio, gli investigatori avevano concentrato le proprie attenzioni su una coppia di cittadini italiani residenti ad Arcola, una donna cinquantacinquenne e il suo convivente quarantacinquenne entrambi con precedenti, sospettati di gestire un apprezzabile traffico di stupefacenti in provincia.
Le indagini, effettuate anche ricorrendo all’impiego di avanzati presidi tecnologici, hanno permesso di riscontrare che la coppia aveva effettivamente disponibilità di eroina e cocaina di ottima qualità, sostanze che era in grado di reperire da diversi canali di approvvigionamento per poi spacciare quotidianamente a una clientela fidelizzata.
Tra i clienti più assidui, tutti cittadini italiani, alcuni risultavano a loro volta dediti allo spaccio al minuto, incrementando così in modo considerevole il numero complessivo di consumatori riforniti, in modo diretto o indiretto, dai due principali indagati.
La strategia investigativa della polizia è stata successivamente indirizzata all’identificazione degli originari fornitori delle partite di droga che venivano poi immesse sul mercato locale.
Durante l’attività di indagine, protrattasi ininterrottamente per alcuni mesi, sono stati sequestrati oltre due etti e mezzo di sostanza stupefacente, tra eroina e cocaina.
Un primo canale di approvvigionamento era un trentaquattrenne campano, arrestato in flagranza di reato il 7 aprile scorso dopo una serie di servizi di osservazione e pedinamenti, proprio mentre stava per consegnare alla coppia un’ennesima partita di droga. Quel giorno l’uomo, proveniente da Napoli e intercettato a bordo di un’autovettura noleggiata per l’occasione, è stato sorpreso immediatamente prima di consegnare alla coppia, con la quale aveva il consueto appuntamento, oltre un etto tra cocaina ed eroina.
Il prosieguo delle indagini ha permesso anche di risalire al livello superiore, cioè al fornitore di stupefacenti per il quale il corriere campano aveva effettuato il trasporto di droga, un quarantenne suo corregionale, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, incensurato.
Dopo l’arresto del corriere campano, per non perdere la clientela, la coppia spezzina aveva cercato subito un altro fornitore, individuando un trentacinquenne cittadino tunisino, molto attivo nel quartiere Umbertino, tratto in arresto dagli investigatori il 9 aprile scorso, proprio mentre era in procinto di consegnare oltre 20 grammi di eroina alla coppia che, quel giorno, era rimasta invano ad attenderlo in via Migliari, alle spalle di piazza Saint Bon, dove avevano appuntamento.
Dopo l’ennesimo arresto del fornitore, la coppia si era trovata nuovamente nella necessità di cercare un nuovo canale di approvvigionamento per rispondere alla forte domanda quotidiana dei propri clienti e si era rivolta a un altro spacciatore, questa volta un cittadino tunisino cinquantenne, pluripregiudicato, domiciliato nel comune di Ameglia, con il quale si era incontrata in più occasioni.
Il 19 aprile scorso, dopo un ennesimo incontro monitorato dagli investigatori, la donna è stata arrestata in flagranza di reato non appena ricevuti oltre 100 grammi di eroina dallo spacciatore che, il 4 giugno 2021 è stato a sua volta tratto in arresto dagli agenti in via Don Minzoni, subito dopo aver ceduto 3 dosi di eroina ad un cittadino italiano. Numerose le dosi di sostanze stupefacente sequestrate nel corso delle indagini ai singoli clienti, tutti cittadini italiani, di età compresa tra i trenta e i sessanta anni.
Una volta ricostruita dettagliatamente la rete di spaccio e gli innumerevoli episodi di cessione – riscontrati sia a mezzo di intercettazioni telefoniche e ambientali che tramite servizi di osservazione, pedinamento e riscontro obiettivo – le fonti probatorie raccolte dalla squadra mobile hanno permesso al pubblico ministero titolare delle indagini, Elisa Loris, di richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della Spezia, Fabrizio Garofalo, l’emissione di misura cautelare per tutti gli indagati.
Mentre la donna, già precedentemente arrestata in flagranza di reato, è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico, il compagno – destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere – è stato trasferito presso il carcere di La Spezia, insieme con i due fornitori tunisini destinatari del medesimo provvedimento, anch’essi già precedentemente tratti in arresto per singole cessioni di stupefacente.
Contemporaneamente la squadra mobile di Napoli ha eseguito, a Casalnuovo di Napoli, la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del fornitore campano, notificando al suo complice che aveva svolto il ruolo di corriere la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Afragola (NA).
A tre fedeli clienti spezzini della coppia, risultati coinvolti a loro volta nell’attività di spaccio, è stato infine notificato l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
