Prende posizione il gruppo Non Una di Meno La Spezia dopo le uccisioni avvenute nello spezzino le cui vittime sono una donna di 35 anni e una donna trans di 43 anni e propone un incontro questo pomeriggio alle 17.30 al Parco XXV aprile (presso il bar La Maggiolina, all’interno del parco, viale Italia 497, La Spezia) per un’assemblea aperta.
“Prendere parola quando due sorelle sono state uccise non è semplice.
Prendere parola quando due donne vengono uccise nella provincia in cui abitiamo, non è mai semplice – scrivono dal gruppo Nudm – Esprimiamo dunque tutta la nostra rabbia e ci stringiamo al fianco di chi le conosceva.
Esprimiamo la nostra rabbia anche per la misura criminalizzante – annunciata dall’amministrazione comunale di Sarzana – per ‘reagire’ a ciò che è successo: non è vietando la prostituzione fino a ottobre e multando sex worker e clienti che debelleranno la violenza maschile dalla nostra provincia.
Sui media le notizie si rincorrono, alimentando lo stigma, cercando nel lavoro di sexworker la spiegazione o quasi la giustificazione di ciò che è successo, agendo altra violenza sui loro corpi, diffondendo il deadname di Camilla, scavando nelle loro vite e sottoponendo il ricordo di loro a una vera e propria pornografia del dolore.
Ogni compagna e sorella uccisa – proseguono – ha una sua storia che non può essere ridotta all’ennesimo caso di cronaca. Le loro storie e la loro memoria vengono ciclicamente date in pasto alla stampa più becera.
Allo stesso tempo segnaliamo come questi due femminicidi siano stati invisibilizzati dall’opinione pubblica, in un clima di campagna elettorale dove a gran voce si parla di ‘diritti delle donne’ e di ‘misure contro la discriminazione di genere’ ebbene non una parola, non un minuto speso per raccontare e riflettere su ciò che è successo.
Mentre scriviamo queste parole, la notizia di un duplice femminicidio a Vicenza.
Che le nostre parole possano farvi da scudo dagli sciacalli e a chi specula sulle vostre esistenze.
Che la nostra lotta quotidiana e il nostro grido altissimo e feroce vi rendano giustizia”.