8 Novembre 2024, venerdì

La caserma dei Carabinieri di Licciana piena di crepe, l’appello del sindacato Unarma

Riceviamo e pubblichiamo da parte di UNARMA – Associazione Sindacale Carabinieri Toscana:

La Segreteria Regionale Toscana di Unarma – Associazione Sindacale Carabinieri – lo scorso 2 agosto ha esercitato, come previsto dalla normativa in vigore, il diritto di visita alle strutture. L’attività è iniziata dalla Compagnia CC di Pontremoli, per poi passare alla Stazione CC di Licciana Nardi (MS) ed a quella di Aulla (MS).

La Stazione CC di Licciana Nardi, che occupa un vecchio stabile, probabilmente risalente agli anni ‘50, manifesta non pochi segni del tempo, quali evidenti crepe nei muri interni, sia degli uffici, sia negli alloggi. Tali lesioni, che interessano tutto l’immobile, hanno andamento di tipo verticale, orizzontale e a 45 gradi vedono in alcuni casi quelle di tipo sconnesso. Nel corso della visita non sono state rilevate tracce dei dispositivi di solito utilizzati per il monitoraggio, quali fessurimetri o crepemetri, o se è stata effettuata una verifica sclerometrica alle crepe.

Nella parte sottostante e precisamente nel sottoscala si assiste invece alla presenza di infiltrazioni d’acqua, per cui non si escludono danni strutturali al tetto. L’immobile, di proprietà di un privato, è balzato alle cronache per il mancato rinnovo del contratto di affitto. La problematica, non certo di modesto spessore per gli imprevedibili sviluppi, fu affrontata, nel luglio del 2020, dal Sindaco Renzo Martelloni, che chiese un incontro con il Prefetto di Massa Carrara.

Di quanto sopra il Sindacato ha portato a conoscenza il Comando Legione CC. Toscana, rappresentando l’opportunità di caldeggiare, nell’ambito delle sue attribuzioni istituzionali, gli interventi del caso presso le Autorità preposte, ognuna per la parte di competenza, quali il Comune di Licciana Nardi, il Provveditorato alle Opere Pubbliche e la Prefettura di Massa Carrara.

La soluzione alla problematica non può che venire da uno sforzo sinergico, che affronti incisivamente la questione in tempi il più possibile brevi, tenendo sempre presente che il progressivo degrado dell’immobile potrebbe fare venire meno non solo il decoro, ma soprattutto i prescritti requisiti di igiene, sicurezza e salubrità di quello che è l’unico presidio di una forza di polizia nel territorio.

La stessa Regione Toscana già da anni ha adottato una politica di prevenzione che consente di seguire una strategia di intervento per ridurre la vulnerabilità degli edifici, con particolare attenzione a quelli più vetusti, per renderli più resistenti agli eventi sismici, cui l’area del territorio comunale non è immune.

Nell’ottica di una fattiva collaborazione, si ricorda che una soluzione potrebbe essere costituita dalla villa di Monti di Licciana, oggetto di confisca nell’ambito delle indagini, condotte dalla Direzione Investigativa Antimafia di Genova, a carico del sodalizio capeggiato dal noto Vincenzo Di Donna. Destinare l’immobile, attualmente in carico all’Arma dei Carabinieri, a sede del Comando Stazione di Licciana Nardi, oltre a risolvere la problematica sul piano infrastrutturale, costituirebbe un segnale forte: lo Stato che, sconfitto il male, costruisce su quelle fondamenta la legalità.

Unarma, sigla storica nata nel 1993, nasce come Associazione Culturale ed è la prima sigla che nell’Arma dei Carabinieri ha parlato di “mutuo soccorso” inteso come principio che ognuno potesse avere bisogno di aiuto; sull’importanza di potere contare sulla solidarietà e sull’appoggio degli altri in un ambiente dove le tutele e i diritti dei lavoratori con le stellette non erano riconosciute.

L’Associazione si prefigge l’obiettivo di tutelare ed assistere i militari dell’Arma in delicati settori quali diritti, legalità e pari opportunità; si avvale, per assolvere i propri compiti istituzionali, di diverse articolazioni dedicate come una Tutela Legale e Disciplinare per gli iscritti senza alcun onere da sostenere tramite un pool di legali specializzati, una tutela psicologica diretta dal Dott. Marco Strano e che si avvale di centri di assistenza, un dipartimento di consulenza Medico Legale sia in materia previdenziale sia pensionistica, e un Dipartimento Nazionale Amministrativo.

Redazione
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