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Jacopo Ferri: “Regione ed Asl Nord Ovest dormono ed intanto la lista delle criticità si allunga”

Comunicato stampa ricevuto da Jacopo Ferri.

1.Ambulatorio delle ecografie ginecologiche chiuso da maggio!

Tra i tanti e continui problemi/disservizi che si segnalano in sanità, non di poco conto è quello dell’organizzazione dell’ambulatorio ginecologico dell’Ospedale di Pontremoli, il quale, ormai da sei mesi è allo sbando. Basti pensare che il servizio delle ecografie ginecologiche non è ancora stato riattivato ed è “sospeso” da maggio. I disagi che ne conseguono sono ovviamente enormi per l’utenza, ma, nonostante questo, da una parte sembra inarrestabile l’esodo di ginecologi verso altri lidi e dall’altra sempre meno incisiva l’azione di Regione ed Asl per sopperire alle carenze attraverso adeguati concorsi (la carenza di ginecologi a livello di ambito provinciale è di almeno 5 unità). Intanto, le cittadine e le famiglie “pagano” il prezzo in tutti i sensi: fatiche, preoccupazioni, distanze e costi relativi. Insomma, l’ennesima vergogna, alla quale ci si augura sia subito posto rimedio.

2.Mammografie interrotte

Anche le mammografie non sono più eseguite da mesi, o meglio lo sono soltanto ai fini degli screening, e per il resto chi se ne frega! Il paradosso, in questo caso, è anche che – dopo diverse polemiche circa la vetustà del precedente – era stato acquistato un nuovo e molto più funzionale apparecchio…, ovviamente sottoutilizzato.

3.Ecoaddome sospese

Dal mese di ottobre, improvvisamente, una laconica comunicazione aziendale ha sospeso la prenotazione di Ecoaddome, Ecoaddome inferiore e superiore presso l’Ospedale di Pontremoli, mantenendole presso Fivizzano e presso uno studio privato in Aulla. Le motivazioni sono ignote, i disagi purtroppo, come al solito evidentissimi e di quotidiano impatto su moltissimi cittadini!

Pare che l’azienda si stia organizzando per ripristinarle. Ci si augura che ciò avvenga subito e non nei modi astrusi e confusi che si stanno pianificando, ma secondo un sistema di prenotazione serio e trasparente in ogni aspetto.

SETTORE VETERINARIO SEMPRE IN EMERGENZA

1.La cronica assenza di personale sta mettendo a rischio l’automacellazione

Non meglio vanno le cose nei settori Asl della Prevenzione e della Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare. E’ infatti passato un anno da quando è stato lanciato l’ultimo ennesimo grido di allarme per i gravissimi ritardi rispetto alle lontane promesse di organizzare la decentrata sede di Monti con unità di personale (medici veterinari ed operatori) in grado, per numero, di servire l’ampio territorio e la vasta rete di utenza lunigianese. Così come si erano chieste a gran voce procedure amministrative e strumentazione funzionali a sopperire alle notevoli difficoltà che si determinano per gli spostamenti a cui sono costretti i fruitori dei servizi.

L’attuale personale si prodiga oltre ogni limite per garantire alle aziende, agli utenti privati, ed anche alle strutture pubbliche, servizi efficaci il più possibile a domicilio. Ma è davvero impossibile, anche per loro, sostenere il peso degli impegni se l’azienda e la Regione non consentono la copertura di posti per diverse figure mancanti che siano in grado sopperire, almeno in parte, alle segnalate carenze di personale ed alle connesse emergenze operative che ne derivano.

Proprio in conseguenza di questo, per esempio, si registrano gravi ritardi nell’avvio dei percorsi di autorizzazione all’automacellazione dei suini, per autoconsumo ed utilizzo privato. Ritardi che rischiano di impedire ai Sindaci di provvedere, con l’inizio del prossimo mese, alle conseguenti Ordinanze, necessarie per consentire tra novembre e febbraio a decine e decine di allevatori di organizzarsi correttamente con l’automacellazione. Tutto questo con un’eventuale pesantissima ricaduta su un settore che già soffre, come detto, proprio per la sistematica scarsa attenzione tributata dai vertici aziendali e regionali.

I problemi, quindi, come al solito si accavallano e le risposte di Asl e Regione non arrivano. Se si è giunti a questi punti anche nell’anno elettorale, vuol proprio dire che si è toccato il fondo e che è tempo di cambiare davvero!

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