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Domani allo spazio Nin di Falcinello la performance “Terra. Il cuore di Antigone”

Per la regia di Giovanni Berretta, sarà rappresentata domani 15 ottobre alle ore 21.15, presso il Centro Sociale Spazio Nin di Falcinello, una performance teatrale con Alice Sanguinetti, attrice di Ordinesparso, prossima al raggiungimento del diploma all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma e reduce da una tourné estiva con la compagnia. Sanguinetti ha scritto lo spettacolo che sarà portato in scena ed ha un titolo più che evocativo: “Terra. Il cuore di Antigone”.

“Antigone è giovane. Vive di impeti e passioni, si, ma non racconta favole: vive anche di sconforto. Antigone è donna, non può che essere donna. Antigone è umana: soffre, agisce, prega e invoca vendetta. Attraversa sfide, difficoltà, giudizi, come tutti noi. Come noi, ha fatto i conti con una realtà che sembrava più grande: più grande delle leggi, più grande della famiglia, più grande persino di lei. Quanto si sarà sentita impotente, acerba?”, è l’idea alla base dell’opera.

Perché Antigone nel mondo occidentale di oggi è diventata un archetipo di coraggio, ma quante insicurezze si saranno celate dietro quel cuore impavido? Quanto dolore deve aver provato? È qui che Antigone risorge e lo fa con una gentilezza che il mondo di oggi sembra aver dimenticato.

“Analizzando le cronache e le riflessioni sociali del momento, – rendono noto Berretta e Sanguinetti – compaiono molti individui disposti a piegare, a scontrarsi, a superare: la forza è diventata l’arma, il vero soggetto della vita degli uomini potenti. Il ricatto, la strumentalizzazione della paura, la vendetta. Come bambini capricciosi giocano a dadi con le sorti del mondo e la risposta che ricevono è uno ‘specchio riflesso’: la violenza è diventata l’unico
alfabeto di cui disponiamo. Ma Antigone ci insegna altro, ci insegna a batterci per i diritti, per le ragioni in cui si crede senza prevalere: Antigone non uccide Creonte, piuttosto si lascia morire. È una rivoluzione gentile e, per questo, estremamente coraggiosa”.

Al centro di questo primo studio su Antigone, le parole forti: “La mia libertà è quella di chi sa morire. Io non sono di questa terra”. (Antigone, Sofocle).
Ma quali sono le libertà che cerchiamo oggi? Ma qual è la verità? “Non reggo al peso di una verità che non sa alleggerirmi il cuore”, pare rispondere la voce di Antigone per il tramite di Sofocle.

“Perché – aggiunge Sanguinetti – il cuore di Antigone lo sa, e non è diverso dal mio. Non è diverso dal cuore di nessun’altra ragazza. Forse così Antigone, in questo senso, non è mai morta”.

La performance, della durata di 20 minuti, nasce da queste premesse. “Da qui sono partita per esplorare, in improvvisazione, quello che Antigone richiama. Innanzitutto vivendolo con il corpo, in senso puramente fisico, e ne è derivata una sensazione di oppressione: quasi fossi Atlante che regge il mondo sulle spalle. Da lì, ho lavorato con vari focus sulla schiena, sulle altezze, sulle direzioni. Ho lavorato con la voce sulla delicatezza, sulla luce che illumina e che mette in ombra. Come se fossi una luna che non si mostra mai per intero, ho lavorato sul bianco: con il vestito bianco di una sposa, con un palco ricoperto di teli bianchi come se fossi sulle nuvole. Poi il richiamo terreno della Terra, di casa. L’incontro fra terra e cielo, la linea dell’orizzonte da cui Antigone non è mai scomparsa”, chiosa Sanguinetti.

Allo Spazio Nin sta per partire la nuova rassegna teatrale della Compagnia Ordinesparso, lo spettacolo “è una piccola performance, soprattutto un modo per stare insieme, a ingresso gratuito”, aggiunge il direttore di Ordinesparso, Giovanni Berretta. Un momento di sospensione fra i tanti impegni estivi e i grandi progetti per il futuro.

Nunzio Festa
Nunzio Festa
Autore, collaboratore di Eco della Lunigiana per la zona di Sarzana e La Spezia
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