“Anche alla luce del recente pronunciamento del consiglio comunale di Pontremoli, che ha unanimemente chiesto al governatore Giani, all’assessore alla sanità Bezzini e al Direttore dell’Asl Casani di rivedere le scelte sull’ospedale di Pontremoli, chiediamo anche noi di renderlo nuovamente no Covid”. A dirlo sono i sindaci lunigianesi Ballerini, Bellesi, Martelloni e Mastrini.
“In primavera il modello individuato da Asl e Regione non era questo: si erano concentrati i casi Covid al Noa di Massa lasciando gli ospedali della Lunigiana no Covid.
Il Nuovo Ospedale delle Apuane ha infatti caratteristiche di modularità e versatilità che i presidi sanitari lunigianesi, bisognosi di ammodernamenti e investimenti, ad ora non hanno.
Si è investito sul vecchio Ospedale S. Giacomo di Massa e sul monoblocco di Carrara, rendendoli capaci di dare comunque risposte che l’ospedale di Pontremoli non può dare: ciò che è mancato, per queste realtà di costa, è stato un rapido reclutamento deL personale, ma questo non basta a giustificare la scelta unilaterale di rendere Covid (anche se parzialmente) l’Ospedale di Pontremoli il 7 novembre”.
“Rendere il reparto di medicina del presidio pontremolese Covid, senza aver investito e senza aver attrezzato la struttura dei percorsi necessari mette tuttora a rischio, a nostro avviso, la salute degli operatori sanitari e dei pazienti. In proposito sarà anche necessario fare luce sui recenti contagi per verificare che non si siano prodotti a causa delle insufficienze sopra citate. Chiediamo un veloce passo indietro: la responsabilità non è infatti partecipare a scelte palesemnete sbagliate, ma compiere quelle che servono alla salute pubblica”.