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36 anni, muore sul lavoro a Bergamo

Un uomo di 36 anni è morto oggi in una azienda di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo. Secondo quanto comunica Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, l’uomo è deceduto dopo essere precipitato all’interno della Toora Casting di via Mazzini, che produce componenti d’alluminio per auto.

Sul posto, con i soccorritori, sono subito arrivati i carabinieri. 

È la seconda vittima sul lavoro in 24 ore: ieri, nel Foggiano, è morto un operaio di 47 anni schiacciato da una lastra di calcestruzzo. In Valtellina, domenica, a perdere la vita era stato un guardacaccia neoassunto di 18 anni. 

“Occorre non considerare la salute e la sicurezza sul lavoro un costo ma un investimento e bisogna agire sulla prevenzione. Questo significa ridurre la precarietà, formare i lavoratori e anche a chi deve dirigere le imprese”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Radio Anch’io Rai, che sottolinea: “È il momento di fare investimenti seri. E serve anche una patente a punti affinché le aziende dove ci sono troppi incidenti non continuino a partecipare alle gare”.

“Serve un salto di qualità sulla sicurezza nel lavoro e la prevenzione è fondamentale”, perchè è “indegno quello che succede, non si può continuare a morire”. Così il presidente dell’Inail Franco Bettoni, intervistato da Radio Anch’io Rai . “Dobbiamo continuare investire nella prevenzione – ribadisce ancora Bettoni – e l’Inail continuerà a fare questo insieme a tutte le parti sociali. Bisogna lavorare mettendo al centro i due elementi fondamentali: lavoratori e impresa”. “È necessario sviluppare una cultura della sicurezza partendo dalla scuola e l’Inail lavorerà anche per questo”.

Fonte: ANSA.

Redazione
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