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A Spezia prosegue la campagna “Questo non è amore”

Prosegue la campagna permanente contro la violenza di genere della Polizia di Stato “Questo non è amore”, da parte della Questura della Spezia.

Nella tarda mattinata di lunedì 12 aprile, il Commissario Bruno e la responsabile dell’Ufficio Minori-Vittime Vulnerabili della Divisione Anticrimine della Questura spezzina, V. Isp. Bertagnini, si sono recati presso la sede ‘AUSER’ di via Parma, in occasione dell’inaugurazione di uno Sportello di ascolto in favore delle persone anziane.

Lo scopo del nuovo punto di ascolto è quello di sensibilizzare, informare, sostenere ed indirizzare le persone anziane, al fine di segnalare ogni abuso o maltrattamento fisico, psicologico o finanziario perpetrato in loro danno, sia dentro le mura domestiche che in qualunque altro contesto.

Il personale della Questura spezzina ha avuto modo di effettuare la consegna simbolica di alcune locandine, edite dal Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e recanti didascalie informative e numeri utili al fine di favorire la richiesta di aiuto delle donne vittime di violenza, con l’invito ad esporle nei luoghi di maggiore frequentazione del pubblico ed a divulgarle in quell’ambito.

L’incontro è stato utile per rafforzare il rapporto con la Questura, attiva in diverse articolazioni sul fronte sia della prevenzione che della repressione di reati ai danni delle cosiddette fasce deboli, in cui sicuramente la terza età occupa un posto di rilievo.

Purtroppo la pandemia ha determinato la sospensione di incontri molto importanti che la Questura era solita organizzare con la Terza età, spesso anche in ambiti parrocchiali, in cui operatori qualificati descrivevano le dinamiche criminose cui i pensionati sono più esposti, a partire dalle truffe agli anziani, ribadendo l’invito a non far accedere estranei in casa, a non farsi accompagnare a casa o alle poste o in banca da sconosciuti e ad interessare subito il NUE 112 per richiedere, oltre che soccorso, informazioni visto che spesso i truffatori si presentano come appartenenti alle forze dell’ordine o tecnici di enti vari, con abiti scuri simili a divise e tesserini molto ben falsificati.

Non appena possibile, la Questura riprenderà l’organizzazione momenti di incontro frontale; nel frattempo il Dott Bruno e il Vice Ispettore Bertagnini hanno invitato gli incaricati di Auser a rivolgersi in Questura per chiarimenti e per la pronta segnalazione a tutela delle vittime.

I dépliant dell’iniziativa di Auser – Al tuo fianco contro l’abuso ed il maltrattamento nella terza età – Progetto “Elder Abuse”, consegnati nella circostanza al personale di polizia saranno resi disponibili preso l’Urp della Questura e del Commissariato di Sarzana per concorrere nell’opportuna divulgazione.

Redazione
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