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Furti in Lunigiana, arrestato uno dei ladri

I carabinieri della compagnia di Pontremoli, in stretta collaborazione con quelli della stazione di Aulla, nell’ambito di un’indagine ancora in corso, hanno individuato e arrestato uno degli autori della copiosa serie di furti avvenuti ad Aulla e a Licciana Nardi nel mese di febbraio. Si tratta di un pluripregiudicato 37enne di origini marocchine, da anni abitante ad Aulla, e ben inserito nel locale tessuto sociale. Obiettivo dei raid una quindicina di esercizi commerciali situati nei due comuni della Lunigiana.  

Le indagini dei carabinieri non sono state semplici considerato che i ladri avevano agito sempre travisati e in ore notturne. Tuttavia, i militari della compagnia di Pontremoli hanno sviluppato i pochi elementi a disposizione, partendo proprio dai filmati degli impianti di videosorveglianza installati dall’amministrazione comunale aullese e dalle tracce lasciate dagli autori sulla scena del crimine.

Decisivi sono stati l’impegno dei carabinieri che hanno condotto le indagini, i quali hanno svolto una serie di servizi mirati, sia in borghese che in divisa, in particolare nell’arco notturno, quando naturalmente i malviventi riuscivano a muoversi meglio sul territorio senza essere visti e gli accertamenti scientifici eseguiti dal RIS di Roma che hanno consentito di identificare al di là di ogni ragionevole dubbio il nordafricano, conosciuto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti penali in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Altro passaggio importante delle indagini è stata l’esecuzione, il mese scorso, di una serie di perquisizioni a carico delle persone indagate, che ha permesso di sequestrare oggetti di provenienza furtiva e diversi capi d’abbigliamento identici a quelli utilizzati durante i vari colpi messi a segno. Insomma un quadro di gravi indizi che hanno consentito al pubblico ministero, dott.ssa. Rossella Soffio, di avanzare una richiesta di misura cautelare al GIP del locale Tribunale, Dott. Dario Berrino, il quale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del maghrebino. Due, in particolare gli episodi oggetto di contestazione su cui sono stati raccolti numerosi elementi probatori e che hanno convinto il GIP ad emettere l’ordinanza: quello del 23 febbraio, presso la fiorista “Fernanda” di Licciana Nardi, località Terra Rossa, quando fu asportato denaro contante, residuo di cassa dell’esercizio e quello ai danni dell’emporio agricolo di Via Nazionale ad Aulla, colpito il 26 febbraio.

L’operazione odierna è una prima risposta, anche in chiave preventiva, alla serie di furti avvenuti nell’area lunigianese, che avevano prodotto una forte preoccupazione tra gli esercenti, già provati dalle chiusure imposte dalle norme emanate dal Governo in seguito alla pandemia tuttora in corso, tanto che il prefetto di Massa, dott. Claudio Ventrice, decise di presiedere un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio presso il municipio di Aulla, svoltosi il 23 febbraio alla presenza dei vertici provinciali delle forze di polizia.

Durante i raid furono presi di mira, in particolare, i negozi di Via Nazionale, Viale Lunigiana e Viale Resistenza di Aulla, tra cui il negozio di abbigliamento “Per te total look”, il negozio di alimenti e accessori per animali “Miao bau”, l’area di servizio Q8 di Viale Lunigiana, il salone per parrucchiere “I Giz”.

Proseguono gli approfondimenti investigativi finalizzati all’accertamento di altri reati e all’identificazione dei complici, almeno altri due soggetti.

Il destinatario della misura cautelare, mentre erano in corso le sue ricerche, evidentemente per la pressione esercitata dall’operazione di polizia e per la consapevolezza di avere ormai le ore contate, ha deciso in tarda mattinata di avvisare il suo avvocato di fiducia e presentarsi presso la caserma dei carabinieri di Pontremoli dove si sono svolte le attività di rito, terminate le quali l’uomo, sul quale grava anche una recidiva reiterata infraquinquennale,  è stato associato al carcere di Massa in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP.

Redazione
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